Domenica 3 marzo 2024 mi sono recata insieme a Stefano, marito di Angela Gattulli presso la parrocchia di Santa Silvia per l’incontro mensile con l’Associazione Fede e Luce. Quella mattina ho portato quattro nastri colorati rimediati a casa da mio padre e quattro bibite da me comprate il giorno prima, che ho sistemato in casetta, per poi recarmi subito in chiesa per la consueta messa delle 11:30.
Durante la messa mi sono sentita, come tutti noi di Fede e Luce, collegata a Dio, e tutti noi, durante il pranzo, abbiamo parlato del più e del meno e dei nostri impegni.
Verso le 15, quando anche Gianna e Gianni sono arrivati insieme a Consuelo, una loro conoscente, abbiamo iniziato uno dei nostri “cerchi”, durante il quale ci siamo presentati con i nuovi arrivati; abbiamo fatto un gioco che consiste nello scrivere i nostri nomi e i nostri segni zodiacali su un foglietto, da distribuire poi agli altri colleghi che dovevano leggerli per noi, per poi commentarci positivamente; e abbiamo condiviso momenti di preghiera per gli assenti della giornata, per i nostri cari scomparsi… Dopodiché Alessandro, Veronica ed io, abbiamo cantato un pezzo della canzone Luce di Fiorella Mannoia, per farci filmare da Fabio Bronzini.
Tre quarti d’ora dopo, abbiamo iniziato a preparare i biglietti da attaccare alle uova e le colombe di Pasqua che l’Associazione di lì a poco dovrebbe vendere per l’autofinanziamento. Mentre eravamo impegnati nei nostri lavoretti — alcuni di noi stavano disegnando il nostro logo, ossia una barca sul mare che trasportava alcune persone, altri, me compresa, stavano ritagliando dei nastri colorati a mo’ di mosaico per poter decorarlo, altri ancora stavano incollando i pezzetti di carta/stoffa colorata, ecc… — abbiamo anche messo vari sottofondi musicali, durante i quali Rita ed alcuni di noi ballavano, suscitando l’ilarità del resto del gruppo.
Infine, un’ora e mezza dopo, tutti noi ci siamo dati da fare per risistemare la Casetta prima di ritornarcene nelle nostre case.
In conclusione, l’incontro di domenica è stato fantastico, mi sono, come sempre, sentita accolta da questi miei amici ed ho avuto modo di conoscere Margherita, la figlia di Cristina, prossima alla laurea in Psicologia presso l’Università La Sapienza, venuta insieme al suo fidanzato, e Paola, una signora sulla cinquantina che frequenta il laboratorio L’Alveare, le quali mi sono parse molto simpatiche.
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