San Pietro d’Avenza, tra Giubileo e Festa della Luce

da | 16 Feb, 2022 | San Pietro d'Avenza

San Pietro Avenza - 50 anni e Festa della Luce

Il giubileo di Fede e Luce (e nostro)

Domenica 19 dicembre la Comunità Fede e Luce San Pietro di Avenza ha vissuto un proprio Giubileo, per ricordare la nascita del Movimento; in concomitanza a questa celebrazione abbiamo anche ricordato la nascita di Gesù, scambiandoci gli auguri di buone feste.

Tutta la Comunità si è ritrovata presso la Chiesa di San Pietro Apostolo di Avenza, parrocchia a cui la Comunità fa capo, e portando in processione, come offerta, tutti i nostri simboli: la barca, con applicate le foto dei “momenti più forti” vissuti dalla Comunità, la luce, un’immagine della Madonna, un Crocifisso e lo stendardo, si è diretta verso l’oratorio, sede dell’incontro. Al termine del percorso i simboli sono stati posti sull’altare, e tutti insieme, riuniti in cerchio, abbiamo ricordato e ringraziato…

Domenico, il nostro amico speciale, che in occasione del pellegrinaggio a Lourdes del 2001, per i festeggiamenti del trentennale del Movimento, aveva il prezioso compito di portare con competenza ed orgoglio il nostro stendardo, si è emozionato e commosso nel rivederlo, portandolo ancora una volta in processione; rivivendo, con gioia ed allegria, quell’importante momento condiviso con gli amici ed insieme alla mamma Anna, che da qualche anno ha raggiunto il Padre.

Angela, la mamma del nostro caro amico Carlo, che da qualche mese è tornato alla Casa del Padre, si è immedesimata nell’esperienza di Gerard e Camille – genitori di Loic e Thaddée –, rivedendo la storia ed il percorso della loro famiglia: vissuto di solitudine, tristezza, esclusione molto comune, purtroppo, a tante famiglie con figli con disabilità, e simile anche alla famiglia di Nazareth. Questa importante testimonianza ci ha “calati” nell’atmosfera natalizia, facendoci riflettere sul mistero e sul dono dell’incarnazione.

Carlo, un altro nostro amico speciale, ha ribadito l’importanza fondamentale della Comunità nella sua vita. Carlo è entrato nel gruppo dopo la perdita della madre, il padre era già mancato anni prima, nonostante viva con la sorella ed il cognato e sia ben inserito in ambito lavorativo, la Comunità è diventata il suo “punto di riferimento”. Si è sentito accolto, sostenuto ed amato dagli amici, anche quando lo mettono un po’ “in riga”, facendogli riconoscere, con amore fraterno, le sue fragilità ed i suoi difetti, per limarli e smussarli, come ogni buon cristiano è chiamato a fare nel suo cammino. A sua volta Carlo ha potuto offrire la sua disponibilità e la sua affettività, prendendosi cura di Andrea, un altro amico fragile. Entrambi hanno stretto un profondo legame d’amicizia, formato da solidarietà, reciprocità, cameratismo, uscite in compagnia ed incontri di spiritualità.

Al nostro giubileo ha partecipato anche il parroco Don Marino, che ha dimostrato, anche a nome di tutta la comunità parrocchiale, tutto il suo affetto e la sua amicizia verso Fede e Luce, ribadendo l’importanza della preziosa presenza della Comunità all’interno della parrocchia. Insieme a Don Marino abbiamo ricordato la presenza e la figura del caro e dolcissimo Don Sergio, che ci ha accompagnato con la sua sapienza e spiritualità per un tratto del nostro cammino, che ha coinciso con l’ultimo periodo della vita terrena, rivelandosi, così ci piace pensare, un dono reciproco di gioia, relazioni, amicizia e crescita di fede.

Questo ritrovarci insieme, la presenza di Don Marino, l’imminenza del Natale è stato per noi come “un bere alla fonte” (Pellegrinaggio Lourdes 2001) che ci ha rinfrancati e rafforzarti, donandoci nuovo slancio per proseguire il nostro cammino a fianco delle persone con disabilità e delle loro famiglie, per essere tutti insieme, in comunione con il Padre e con i fratelli più piccoli, “Messaggeri della gioia” (Pellegrinaggio 2011), per testimoniare che «è meglio accendere una luce che maledire l’oscurità».

San Pietro Avenza - 50 anni

Una Festa della Luce alternativa

Anche quest’anno, purtroppo a causa delle restrizioni anti COVID, la nostra Comunità ha dovuto rinunciare ai consueti festeggiamenti per la Festa della Luce, con l’abituale celebrazione del mimo evangelico da parte dei piccoli della Comunità durante la Messa parrocchiale ed il tradizionale lauto pranzo in compagnia. Nonostante il periodo non positivo la nostra festa non poteva passare inosservata; abbiamo scelto di festeggiare in modo alternativo, partecipando alla Santa Messa feriale della parrocchia. Ci hanno dato l’opportunità di porre sull’Altare la nostra barca, il logo, una candela ed il nostro stendardo. Insieme a tutta l’Assemblea abbiamo vissuto la celebrazione della “Candelora”: la benedizione delle candele, simbolo di Gesù, “luce delle genti”.

Tutta la Comunità parrocchiale è stata coinvolta nella Festa della Luce, abbiamo potuto raccontare come nel 1972 una Comunità francese abbia deciso di celebrare la festa della Luce proprio il 2 febbraio, giorno in cui si ricorda la presentazione al Tempio di Gesù Bambino da parte di Maria e Giuseppe e di come il vecchio Simeone l’abbia riconosciuto come Salvatore del mondo. Da quella singola Comunità francese, l’idea si diffuse in tutto il mondo, così il Movimento assunse come propria la festa il 2 febbraio.

Un altro momento di forte comunione tra la Comunità parrocchiale e la Comunità Fede e Luce è stata la recita della nostra preghiera, che in precedenza era stata distribuita a tutti i fedeli. Al termine della Messa ci siamo salutati con sorrisi gioiosi e cenni affettuosi, anche se non con i nostri soliti calorosi avvolgenti abbracci, ma la presenza e l’affetto dei parrocchiani ci ha riscaldato il cuore, facendoci vivere come comunità viva e preziosa, parte integrante di una comunità più grande, con un posto riservato e privilegiato in un’unica grande barca.

Silvia Tamberi
Comunità San Pietro di Avenza (MC)

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